La TV senza la TV

Consigli per la televisione pubblica: le nuove serie tv americane da non perdere

Jeremy Corbyn in Inghilterra, Bernie Sanders negli Stati Uniti, Podemos in Spagna, Syriza in Grecia: sono in tanti quelli che rileggono Karl Marx in inglese e sognano un nuovo ordine economico mondiale. La teoria su cui si basano è sempre “E’ tutta colpa del neoliberismo”.

Tra i più recenti saggi a sostegno di queste posizioni c’è quello di Paul Mason “PostCapitalism: A Guide to Our Future” su cui riflette Alberto Mingardi nel numero di IL, il mensile di Idee e Lifestyle del Sole 24 Ore, in edicola venerdì 25 settembre. Considerato da molti uno dei successi dell’autunno, il libro di Mason definisce il capitalismo come un cancro che stritola il nostro pianeta. Secondo Mingardi il saggio dovrebbe intitolarsi PostMarxism, visto che riesuma strumenti vetusti per (non) fornire una Grande Spiegazione Dei Destini Del Mondo.

In questo numero, inoltre, IL offre alcuni “consigli alla Rai”. Viviamo nell’epoca della tv guardata senza avere una tv ma solo schermi e a ottobre sbarca finalmente anche in Italia il servizio in streaming di Netflix, che negli USA ha rivoluzionato il modo di vedere la TV (IL ha visitato il suo quartier generale di Los Gatos, in California, per capire cosa ci aspetta). Ecco, quindi, per la nostra tv pubblica alcuni spunti dalle novità della stagione americana, selezionate da IL: da The Late Show with Stephen Colbert a The Catch, l’ultima serie di Shonda Rhimes, dagli attesi ritorni di Twin Peaks e X-Files alla nuova stagione di The Affair.

Sempre a proposito di pubblico e finzione narrativa, la scrittrice Nadia Terranova nel suo pezzo “Io non mi immedesimo” sfata il mito dell’empatia (letteraria): se leggere libri, soprattutto i classici, e metterci nei panni dei personaggi dei romanzi dovrebbe renderci esseri umani migliori, come mai siamo ancora delle brutte persone?

Infine, lo scrittore premio Strega Edoardo Nesi debutta su IL con un racconto inedito, “Giorni strani”: come sopravvivere al caldo estivo pensando ai suicidi degli scrittori.