La stampa ha un futuro

Che cosa sta succedendo nel mondo dei giornali? Nell’anno in cui Il Sole 24 Ore ha festeggiato i suoi 150 anni, il Corriere della Sera 140, la Repubblica 40 e il Foglio 20, nell’anno della fusione tra Repubblica e La Stampa e della battaglia per Rcs, IL dedica la storia di copertina allo scenario presente e futuro che si apre davanti al mondo dei giornali, in Europa in particolare.

“Nessun media è stato mai ucciso da un altro media. La radio non ha ucciso la carta stampata, la tv non ha ucciso la radio, il web non ha ucciso né la radio né la tv. La stampa ha un futuro” dichiara nella sua intervista a IL Matthieu Pigasse, banchiere ed editore che ha lanciato a Parigi il fondo di investimento Mediawan con l’obiettivo di acquisire il controllo di media europei fino a un valore di un miliardo e mezzo di euro.

Ha un futuro però “a patto che abbia un forte brand con cui monetizzare e diversificare, dall’editoria agli eventi”. Matthieu Pigasse racconta le misure di ristrutturazione e gli investimenti digitali che in cinque anni hanno portato Le Monde da un passo dal fallimento a un fatturato di 340 milioni di euro, con un utile di 10 milioni e un utile netto di 3, dimostrando che “non è affatto inevitabile perdere soldi con la carta stampata”.

“Il futuro dei giornali non può essere ‘inseguire i lettori e le mode’ – scrive il responsabile di IL Christian Rocca – Il futuro dei giornali è il passato: scommettere sulla storia e sulla credibilità delle testate, puntare sulla qualità dei contenuti, raccontare storie, scriverle bene, coltivare talenti, analizzare gli eventi, stupire e far circolare nuove idee utili e divertenti per i lettori”.

Lettori che, alzando lo sguardo fuori dall’Europa, non mancano nel mercato asiatico: il tasso di alfabetizzazione crescente, i prezzi bassi, una democrazia tumultuosa che alimenta il desiderio di informarsi e, soprattutto, un’alta percentuale della popolazione sprovvista di accesso a internet hanno portato le vendite complessive dei giornali a crescere del 10-15 per cento all’anno.

La coverstory prosegue poi con l’analisi del caso Guardian, storico quotidiano britannico che ha puntato tutto sull’informazione online di qualità ma al momento in perdita, e del fenomeno del sito Politico che ha aperto la nuova sede a Bruxelles.

Infine uno speciale di 14 pagine sugli Europei 2016: le vittorie e le statistiche dei passati Europei, il calendario delle partite, le schede tecniche degli stadi, le maglie. Si prosegue poi con gli undici fuoriclasse (italiani esclusi) e le undici sorprese selezionate per IL da ultimouomo.com.

Un approfondimento è infine dedicato alle nuove tecnologie a disposizione degli spettatori: la sfida inaugurale tra Francia e Romania, la finale e altre sei partite saranno infatti trasmesse dalla Rai in 4k e l’avvento dell’alta definizione (hd), con gli 8,2 milioni di pixel in più (3840 × 2160), si farà sentire.

 

Il nuovo numero di IL è in edicola con Il Sole 24 Ore da venerdì 20 maggio.