HTSI, per i 10 anni diventa anche una Masterclass

Con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

Il magazine entra nelle Università di Bologna alla Alma Mater e a Roma, alla Luiss Guido Carli nel palinsesto di iniziative che, una al mese, celebrano i 10 anni del magazine, il terzo appuntamento di HTSI che offre ai suoi lettori, è il tempo delle Masterclass: una serie di video speciali dedicati alla creatività e artigianalità del lusso. Dall’alta gioielleria all’alta profumeria, dalla moda al design, le masterclass saranno rilasciate nel corso dell’anno, garantendo un flusso continuo di ispirazione. Dopo il progetto di ricerca presentato a gennaio, dopo l’anniversary party di febbraio, le Masterclass sono un’esperienza curiosa e coinvolgente di apprendimento. Ogni volta diversa.
Un’occasione per entrare dietro le quinte della creatività artigianale dell’eccellenza. Il format è quello di un itinerario in dieci tappe per conoscere, passo dopo passo, la cura artigianale, le competenze tecniche, i passaggi cruciali della fattura di un prodotto di elevata qualità.

Il progetto


La prima uscita della serie, il video inaugurale, eccezionalmente, è dedicato allo stesso HTSI: un omaggio all’anniversario che consente ai lettori di entrare nella tipografia, nella redazione e sui set dei servizi di moda per seguire passo per passo la nascita di un numero di HTSI. Nel mese di aprile HTSI diventa una case history nelle Università. A partire dal 9 aprile all’Università Alma Mater di Rimini, Nicoletta Polla Mattiot, direttrice di HTSI, terrà una lezione speciale per presentare l’unicità del magazine del Sole 24 Ore, dal titolo: La forza del made in Italy nel giornalismo di moda. I dieci anni di HTSI. Segue il giorno dopo, il 10 aprile a Roma, all’ Università Luiss Guido Carli, un evento dal titolo: Dieci anni di HTSI. Un viaggio nelle eccellenze del Made in Italy, con la partecipa-
zione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Dietro le quinte

Che cosa si scopre, dunque, dietro le quinte di HTSI?
La prima scoperta è che il vero lusso è il tempo. La seconda scoperta è che la carta è il nuovo oro. Il terzo è un insegnamento antico ed è il greco kalos kai agathòs, il bel-
lo è anche buono, il bello fa bene, il bello chiama bellezza. In tempi complessi, scegliere la bellezza è un impegno e un gesto di cura. La quarta parola è selezione. Un concetto che ha a che vedere con la sostenibilità. Il quinto passo è l’azione. Lo psicoanalista Paolo Aite sostiene che si può sognare con le mani. Questa è la forza dell’ how to do, il bello come motore di trasformazione.

Il sesto punto è il made in Italy. L’espressione della creatività e della way of life italiane, quei tratti identitari che rendono unico e attrattivo il nostro Paese nel mondo. La settima scoperta è il mondo. non ci sono confini alla voglia di viaggiare, di sperimentare, di scoprire. L’ottava musa è la fame di nuovo, la ricerca di quel che ancora non c’è. E’ quello che gli esperti di made in Italy chiamano: il pensiero autenticamente sperimentale degli italiani, frutto del pragmatismo incrementale, ovvero quella capacità di combinare il “fare e provare” con il “progettare”. Il nono punto sono le persone. Il vero lusso nasce dal confronto, è un contributo corale e personale, è un’orchestra di voci e strumenti.
Il decimo punto di vista è il futuro.