Qual è il senso della misura quando si parla di diamanti, pietre preziose e pezzi unici di alta gioielleria? Il servizio di copertina del nuovo numero di HTSI, in edicola da venerdì 15 novembre con Il Sole 24 Ore, gioca con doppimetri, squadre, righelli e calibri a cursore – gli strumenti base per la misurazione di precisione – per riflettere sulla centralità delle proporzioni e sul rapporto fra dimensione e valore.
L’appuntamento di novembre con il mensile del Sole24Ore è uno Speciale Gioielli, con tanti approfondimenti sia sulle tendenze di mercato sia sulle possibilità di investimento sia sul design. E’ un’esclusiva il viaggio nel leggendario Diamantclub van Antwerpen, la Borsa di Anversa, dove per dieci giorni si ha accesso a pietre di ogni peso, non ancora lucidate né tagliate. Provengono dalle miniere di tutto il mondo e alcune raggiungono dimensioni record. Come, ad esempiom The Queen of Kalahari, che ha dato vita a 23 gemme oppure Insofu, lo smeraldo dello Zambia da 6mila carati.
Il controllo della filiera è al centro dell’approfondimento dedicato alle “buone idee” della sostenibilità. Il business dei metalli preziosi e rari è a un punto di svolta. Oggi occorre superare il concetto base di economia circolare e allargare la visione: investire nel recupero da fonti non tradizionali (oggetti dismessi, rifiuti elettronici) e applicare criteri sociali, umani e ambientali a estrazione e raffinazione, cominciando proprio dall’oro. Ne parla, fra gli altri, Maria Cristina Squarcialupi, presidente di Unoaerre Industries e consigliere delegato di Chimet, la prima è perno del distretto orafo di Arezzo, il più grande in Europa in termini di export; la seconda è la azienda italiana numero uno per recupero e riciclo di materie prime strategiche, indicata come un modello dalla Commissione europea nel Critical Raw Material Act e specializzata in economia circolare dell’oro, del rame, ma anche di metalli chiave come platino, palladio, rodio, iridio.
Da non perdere i due approfondimenti sulle tendenze. Alba Cappellieri, docente di design del gioiello al Politecnico di Milano racconta sulle pagine di HTSI che cosa succede quando designer e architetti -alle prese con scale di progetto “dal cucchiaio alla città” – si misurano, invece che con le dimensioni di un palazzo, con quelle di un oggetto da indossare, per esempio una collana o un anello. Nella sfida del piccolo, di ideare case e sculture da indossare si sono cimentati Gio Ponti, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Michele De Lucchi, Tobia Scarpa, Arata Isozaki per citare solo i più noti.
Al lato dimensionale opposto, torna in primo piano l’oro giallo che viene declinato in bracciali extrasize, orecchini con volumi vistosi, anelli over, catene bold, con una vocazione massimalista.
Oggi non si può parlare di bellezza senza considerare le nuove frontiere della medicina estetica, della cosmetica e di un concetto di benessere integrale sempre più rotondo e trasversale. Su HTSI di novembre grande spazio viene riservato al nuovo fitness cerebrale, che antepone l’esercizio mentale a quello fisico, ma anche alle frontiere della ricerca sempre più specializzate sull’intelligenza cellulare e sulla longevità.
Tanti anche i protagonisti di questo numero dall’esteta Mary Katrantzou all’insider Djordje Varda, dalla designer Gabrielle Greiss alla guru da un miliardo di dollari Bobbi Brown.
E per finire un’inchiesta sulla nuova membership economy che sta prendendo piede da New York a Milano, da Los Angeles a Dubai, nei circoli più esclusivi e fit club capaci di coniugare allenamento, salute, privacy e networking.