Paul Klee al Mudec

La mostra illustra come Paul Klee partecipi al fermento artistico del suo periodo in una maniera  assolutamente personale, interiorizzando l’arte primitiva all’interno del suo  sistema di pittura d’idee e affiancandola all’ispirazione che trasse dall’antico e  dall’arte classica e paleocristiana delle popolazioni del Mediterraneo.

Le opere  dell’artista sono poste in un rimando puntuale a fianco a reperti archeologici,  manufatti etnografici della collezione del MUDEC, insieme a riviste e documenti  d’epoca che documentano la formazione specifica di Klee su questi temi.

Paul Klee è stato un pittore tedesco con cittadinanza svizzera.

Figura emergente dell’arte del XX secolo, nel periodo della sua formazione Paul Klee sì occupò di musica, poesia, pittura, scegliendo infine quest’ultima forma di espressione come ambito privilegiato e dando così inizio ad una tra le più alte e feconde esperienze artistiche del Novecento. Si mantenne comunque anche con i proventi derivati dalla sua attività di violinista presso l’Orchestra di Berna.

Esponente dell’astrattismo, considerava l’arte un discorso sulla realtà e non una sua semplice riproduzione. Nelle sue opere la realtà è quindi rarefatta, resa essenziale, talvolta ridotta a semplici linee o campiture colorate. La sua inesausta ricerca si manifesta anche attraverso la scelta dei supporti, che vanno dalla tradizionale tela alla carta di giornale, alla juta, a cartoncini di ogni qualità e spessore.

Il Mudec – Museo delle Culture del Comune di Milano rappresenta un importante polo culturale. Inaugurato nel 2015, questo museo è frutto della visione dell’architetto David Chipperfield. Oggi, il Mudec è considerato un simbolo della dimensione internazionale e multietnica di Milano.

Possiede una collezione permanente di notevole valore. Questa collezione include oltre ottomila opere d’arte. Tali opere provengono dai cinque continenti

La mostra terminerà il 3 marzo.

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